Esemplare di cervo sardo

Il territorio guspinese si estende nel settore occidentale della provincia del Medio Campidano, tra la parte settentrionale del massiccio del Monte Linas e la pianura del Campidano fino allo stagno di Santa Maria di Neapolis. Situata a ridosso del costone del Monte Margherita e Su Montixeddu, Guspini è ricca di sorgenti perenni che sgorgano dal sottosuolo granitico. Le attrattive naturalistiche sono varie: la zona dello stagno di Santa Maria di Neapolis, dove i fenicotteri rosa trascorrono la primavera, il Parco Comunale di Gentilis, le montagne vicine a Montevecchio, uno dei siti naturalistici di maggior interesse dove si può vedere il cervo sardo, ammirare begli esempi di archeologia mineraria e partecipare a escursioni guidate. L'antico borgo minerario, completamente immerso nel verde dei boschi incontaminati, sorge a circa 9 km da Guspini.

Pianta di Corbezzolo

In antichità, il destino del paese era sempre legato alle attività minerarie: sotto la dominazione sabauda, a partire dal XVIII secolo, il settore estrattivo riceve un notevole impulso e lo sfruttamento è intenso fino al secondo dopoguerra. Cessata l'attività mineraria, oggi l'economia di Guspini è basata soprattutto sull'industria, l'agricoltura, il terziario, il turismo e l'artigianato, con una vasta produzione di ricami e tappeti, cesti, ceramica, gioielli e coltelli: soprattutto questi ultimi rappresentano una tradizione antichissima , tanto che la stessa etimologia del paese si pensa derivi da cuspis, in latino "punta". In passato l'abile maestria dei mestus de linna (falegnami) hanno dato vita ad opere di pregevole fattura che spaziavano dai piccoli oggetti fino ai carri e calessi, richiesti in tutta la Sardegna. Con legni di ginepro e castagno oggi si realizzano cassapanche, culle, sedie e tavoli, impreziositi da fregi di alto valore artistico. Guspini vanta anche un'antica tradizione del torrone, diffuso in tutte le sagre e feste dell'isola. Speciale è soprattutto il torrone amaro, prodotto con il miele di corbezzolo di cui il territorio è ricco. Un'altra risorsa importante è quella del turismo, grazie ai numerosi siti naturalistici e archeologici presenti nella zona.

Spiaggia di Piscinas (foto di Elisa Locci)

Oltre ai meravigliosi molti e alla meravigliosa vegetazione che troviamo, a circa 25 km di distanza da Guspini, possiamo trovare "Costa Verde": il mare della Costa Verde è spettacolare e selvaggio. Le dune sabbiose sono caratteristiche di tutto il territorio, che presenta tre perle simbolo della Sardegna: Torre dei Corsari, paradiso modellato dal vento, Piscinas, un deserto di sabbia lambito dal m are smeraldo, e la spiaggia ‘parlante’ di Scivu (per il suono derivante dal calpestìo della sua sabbia). Altre meraviglie della marina di Arbus sono Funtanazza e Portu Maga. Mentre ai limiti meridionali della Costa Verde si trova la spettacolare Capo Pecora, meta preferita di sub e pescatori.  Al confine settentrionale della costa arburese, invece, ecco i due chilometri delle Sabbie d’Oro di Pistis.