La chiesetta di Santa Maria di Malta fu edificata intorno al VIII secolo.
A suo tempo fu collocata fuori dal paese in vicinanza a una sorgente denominata poi “Sa Mitza de Santa Maria”.
La chiesa era parte di un convento di monaci greco-bizantini, divenendo poi sede dell’Ordine dei Cavalieri di Malta intorno al XII secolo.
Il rito guspinese della Madonna dormiente si riconduce alla cultura greco-bizantina non solo dal punto di vista della raffigurazione dell’Assunta in posizione dormiente, ma anche nella scelta degli abiti e nei gioielli adoperati per la vestizione.
Le celebrazioni cominciano già un mese prima: il 13 luglio, le donne del paese si riunivano nei vari rioni per recitare ognuno i propri “Is Coggius”, dei canti di origine spagnola atti a venerare la Santa, che seguivano la recitazione del rosario in “limba”.
L’appellativo di “Festa Manna” (Grande Festa) viene attribuito esclusivamente alla celebrazione della Maria Santissima Assunta.
La Festa era organizzata inizialmente dai monaci gerosolimitani, in seguito dagli “obreres” e in tempi più recenti si costituì il “Comitato di Santa Maria”.
L’inizio della festa civile era sancita dallo scoppio dei tipici fuochi d’artificio “Sa Roda”.
Per otto giorni il paese diveniva un polo di attrazione mercantile e sociale: gli artigiani provenienti da una buona parte dell’isola si riunivano per esporre le proprie produzioni, come pentole, recipienti in terracotta, “is pittaiousu” (campanacci) e attrezzi per lavorare la terra; venivano allestite botteghe per la produzione e la vendita della carapigna e del torrone, divenuti oggi tipici prodotti presenti alla ricorrenza.
Dal punto di vista ludico invece erano tipiche le corse a cavallo con premi per i vincitori, che si svolgevano nelle strade bianche che partivano da “Su Legau” verso il centro del paese.
La popolazione si intratteneva con giochi tipici a seconda del periodo storico che si viveva, si ricordano l’albero della cuccagna e le corse coi sacchi, le competizioni ciclistiche e le gare poetiche (legati ad argomenti della storia locale, della storia passata).
Nella piazza avevano luogo i balli, una consuetudine legata al forte significato popolare e sociale della festa di Santa Maria.
La particolarità di questa Festa è data proprio dalla sua storia secolare; nascendo inizialmente come una piccola festa di borgata divenendo poi il punto caratteristico dei guspinesi, devoti non solo al suo aspetto religioso ma anche e soprattutto a quello culturale e commerciale.